Io punto tutto sul si ma non sono in grado di valutare i tempi necessari.
Osservo il web da vicino da circa 5 anni (da lontano da un po' di più :D) e quello che ho visto in questo lasso di tempo è una sempre maggiore popolazione internettiana. I vari blog social network servizi giorno dopo giorno acquistano sempre più utenti e anche se per la maggior parte si tratta probabilmente di giovani che hanno sempre di più internet come concetto scontato, non mancano persone più adulte che all'improvviso si affacciano su questo mondo fatto di bit che corrono sul filo.

Questa evoluzione è un dato di fatto. Basta confrontare la situazione odierna con quella passata.

Circa 5 anni fa non esisteva modo di scaricare legalmente MP3 da internet. O si usavano programmi p2p o si rippavano i propri cd originali. In quel periodo Finardi parlava di un prossimo futuro in cui previo pagamento di un piccolo abbonamento mensile si sarebbe potuto fruire di tutta la musica desiderata in qualsiasi momento e da qualsiasi device (pc - cellulare - squeezebox). Tutto ciò oggi è in buona parte realtà.

Circa 3 anni fa i video su internet praticamente non esistevano. Poi arrivò youtube e tutti sappiamo come sta andando.

Sempre 3 anni fa ricordo una mail del mio capo, diceva che avevano coniato un nome per le pagine dhtml in grado di interrogare il server senza reload (e ci si domandò se ci avrebbe aiutato ad avere più visibilità: così è stato), si iniziò a parlare di AJAX. Oggi persone che con la programmazione non hanno nulla a che fare mi chiedono se "lavoro AJAX".

Io credo che il segreto di internet sia che la gente parla e la gente vuole. Se tu dai alla gente ciò che vuole, lei parla bene di te e attira a te sempre più gente, se non le dai ciò che vuole la gente fugge via da te e si porta via anche chi ancora non ti ha provato. Il buzz marketing è implicito e automatico nel web e sempre più gente entra in questo mega social network perchè ci sono sempre più possibilità ed è sempre più facile farlo.
Viste tutte queste premesse a me semba scontato che un giorno, l'utente col telecomando, si rifiuterà di accendere una televisione generalista e con un limitato numero di scelte. Lo stesso telecomando lo utilizzerà sul proprio set-top-box con cui sceglierà il contenuto desiderato, sia esso un film, un video su youtube o il feed dei video selezionati da un caro amico. Alcuni contenuti saranno a pagamento, altri saranno finanziati dalle publicità, come oggi, ma sarà sempre l'utente a scegliere cosa guardare, non il direttore artistico della RAI. Una volta che la migrazione sarà completata e alle tv tradizionali non rimarranno utenti e dovranno per forza di cose chiudere (o migrare a loro volta su internet).

E ciao ciao Italia 1!

PS: questo blog pulula di gente che della tv fa già a meno.