Se è inopinabile la costante evoluzione dei nuovi mezzi mediatici a scapito della tv sotto ogni punto di vista è dubbio quanto questo nuovo modo di rapportarsi possa realmente arrivare a cancellare il radicato ruolo istituzionale ke la tv ricopre.
In primis c'è un ostacolo di natura tecnica per così dire.
Internet presuppone un utenza attiva, presentandosi come "un'infinità di vicoli ciechi" (Giorgio Tave, guida Seo).
Se vuoi andare da qualke parte, devi farlo attivamente.
Il contrario della tv, ke propone un flusso di informazioni solo vagamente (la scelta del canale) sotto il controllo dell'utente, ma bellamente proposto senza sforzo alcuno.
Ciò significa ke bisogna superare la pigrizia e la scarsa coscienza di sè dell'utente medio di un servizio di questo tipo.
Questo è il paradosso ke deriva dal rifiutare la libertà e la convenienza a scapito della comodità.
Inoltre l'affermarsi della tv ha forti motivazioni sociali e psicologiche.
La televisione è un collante sociale, è il veicolo principe del costituirsi di quella cultura di massa ke tanto ha cambiato sotto ogni punto di vista l'Italia (come ogni paese evolutosi dopo il superamento di economie prettamente industriali) nel periodo del boom economico.
es. Io guardo questo e il giorno dopo ne parlo con il panettiere.
La tv mi offre un mondo persistente ke quindi esiste anke senza di me.
Se questo mondo fosse creato ad personam perderebbe il suo carattere universale, facendo cadere l'illusione di molti di condividere qualcosa seppure nella solitudine del proprio salotto.
Infine, per accompagnare la sensibilità dell'utente verso quelle nuove forme di consumo ke in cambio di libertà rikiedono un minimo di autocoscienza e di senso critico, cè sicuramente bisogno di istituzioni forti ke vadano a sostituirsi alle vekkie.
Questo processo ha bisogno di ingenti sforzi economici e di una predisposizione politica all'abbandono di una informazione gestibile e taroccabile a piacere.
L'uomo ha bisogno di marki, idee, istituzioni forti ke sappiano imporre la propria autorità nel sociale, e questo comporta tanti ma tanti investimenti.
La democrazia del web senza capisaldi riconoscibili ke sappiano dare fiducia all'utente medio nel suo sentiero di evoluzione non credo saprebbe imporsi tanto efficacemente da soppiantare la tv.
Non tutti sono sgamati come mone, e i più credo ke si sentirebbero smarriti dalla possibilità di tanta libertà in assenza di un processo di responsabilizzazione ke potrebbe durare molto a lungo.
Detto ciò credo ke l'ipotesi più plausibile sia un' evoluzione sempre crescente delle nuove modalità di fruizione senza ke queste possano però mai portare all'abbandono totale (parlo per i prossimi, uhm, 25 anni?) della dimensione familiare e passiva della "vekkia" tv .
Lascia un'opinione
10 altre opinioni per Scommessa sulla TV - seconde risposte:
Non riesco a condividere le tue opinioni ma ovviamente non pretendo di avere la ragione assoluta ;)
ostacolo tecnico: la piattaforma che sostituirà la tv non sarà un PC, ne un browser con cui andare "dove vuoi". Saranno browser configurati ad-hoc, infilati in set-top-box, visibili sulla tv di casa e comandabili col telecomando. Saranno sempre disponibili canali "generalisti", ma invece di proporre un palinsesto preconfezionato proporrà altri tipi di palinsesti, in cui i programmi sono votati da utenti casuali o condivisi da amici e parenti. Questa evoluzione è già a buon punto.
ostacolo sociale: come ben dici la tv ha creato una cultura di massa.
Internet, i social networks stanno superando questa cultura di massa. Ora la cultura è condivisa tra gruppi di utenti. Perchè prendere qualcosa di confezionato per tutti quando posso avere qualcosa di confezionato per me? La tv mi consiglia Ramazzotti mentre Alex mi consiglia i Gregorian, io ho ascoltato i Gregorian. Certo che finchè anche Alex mi consiglia Ramazzotti io non ascolterò mai i Gregorian.
Infine riguardo ai marchi forti, sarò ottimista, ma sono profondamente convinto che la gente segua i marchi perchè non ha alternative. Internet è l'alternativa e su internet i marchi sono buoni o cattivi, non forti o deboli. Il vero potere risiede nel popolo, internet è il mezzo che può dar voce al popolo a discapito dei poteri forti. "Chiunque" da "dovunque" può dire qualcosa leggibile da "chiunque" e da "dovunque".
Vedi anche The Long Tail theory che insegna come i grandi devono piegarsi per accontentare anche i più piccoli.
Ma voi siete troppo dei saggisti.
ihihih, t'aspettavi una scommessa tipo "chi vincerà il grande fratello?" :D
Che onore averti tra noi!
Comunque non so se sia un caso, ma fede ha mandato via mail questo link...
"Ariel ha deciso inoltre di rendere pubblica la sua personale battaglia contro la internet dipendenza aprendo un blog..."
Io non sono capace di tanta contraddizione.
Cmq sappiate che vi leggo qualche volta, vi ho sul mio igoogle.
allora rispondo a mone e dio assieme:
mone quello che dici dell'ostacolo tecnico sarà molto probbilmente risolto in quel modo, ma non servirà ad allargare la fascia d'utenti che un set-top box non sa neanche cos'è, ma servirà a noi ed ai nativi digitali per avere alternative anche utilizzando la TV.
Dio il ruolo sociale della TV è vero, è stato molto importante nella storia Italiana, ma oggi è molto minore, anche il solo fatto aggregativo oggi è valido si e no solamente per le partite di calcio, e cioè gli eventi live che sono e rimarrano punta di diamante della TV semplicemente perchè essa è il miglior modo di fruirli; non è così invece per le serie TV,film, ecc.
Spiegando in parole povere, noi siamo nati con la TV a colori e nessuno avrebbe mai chiesto di vederla in bianconero, così i nativi digitali possono vedersi Heroes quando vogliono e dove vogliono perchè in futuro dovrebbero mettersi alle 21 di un giorno prefissato a guardare Italia 1, ammorbati dalla pubblicità ogni stacco di camera??
La funzione di aggregatore sociale, cioè di argomento "di cui parlare al mercato" della TV andrà scomparendo assieme a coloro che ritengono essa il Medium Supremo..e nessuno ne sentirà la mancanza, si parlerà di altro.
Purtroppo in Italia siamo molto lontani da ciò,ancora si sottovaluta la rete,soprattutto chi di TV vive e non riesce a capire che ignorando la rete sta da solo segnando la sua fine
es. Altra uscita di Vespa(sempre più indecente!), rivolto a Di pietro che parlava di futuro della politica su Internet con il popolo :"Ma siii..vada a fare il governo con Internet...ma dai!!"
Di PIetro - Vespa e internet
ciao Ariel !
Altro ke saggisti, qua sta partendo una discussione degenero, offrici il tuo parere illuminato!
Rispondo a Mone:
In realtà tu mi sottolinei ke il futuro sarà una figata, e io sono d'accordo, l'unica cosa ke nn mi convince è quel "sarà", preferirei sentire un "potrebbe essere", per dovere di statistica.
L'unica variabile discriminante della situazione è il grado di evoluzione raggiunta dal comportamento degli utenti, le loro decisioni possono indirizzare tranquilamente economia e politica.
Noi vediamo la stessa situazione sotto 2 prospettive diverse.
Io rapporto il tutto al cinquantenne, tu ti rifai alle nuove generazioni, quindi per un bel pò di tempo (relativamente alla mia vita ad es.) il balzo social-tecno-evolutivo-generazionale credo nn ci sarà
D'accordissimo con cako, il mio pensiero con parole degne !!
In effetti l'unico punto di dubbio della questione è la dimensione temporale, ke prima o poi si finisca così è quasi (potremmo esplodere domani! :-) ) certo.
Chi è ariel?:) mbvh
ale t rispondo citando Colo:
Ariel è una che probabilmente si sta chiedendo chi è Ale...
va beh ma qui si parlava di televisione, e adesso sembra di stare da Maria de Filippi...
effetto risucchio
0 opinioni da FriendFeed