Dopo i Radiohead è il turno dei Nine Inch Nails di dimostrare che un altro mercato della musica è possibile.
E' infatti da poco uscito il nuovo disco della band di Trent Reznor e pensate un po', un CD regolare non è previsto! Si tratta di 36 tracce strumentali divise in 4 sezioni (il nome dell'album è Ghost I - IV) il tutto scaricabile dal web alla modica cifra di 5$.
Ma c'è di più, se ci accontentiamo della prima sezione (Ghost I, 9 tracce) possiamo scaricarlo gratuitamente.
Inoltre sono disponibili anche 3 versioni fisiche del prodotto, un doppio CD (digipak) a 10$, una deluxe edition a $75 e anche una ultra deluxe edition (limitata a 2500 copie e già esaurita) a 300$.

Pare che il sito stia avendo successo, talmente tanto che in homepage è presente una frase di scuse: "scusate ma non ci aspettavamo tutto questo traffico per cui il download e la navigazione potrebbero risultare ralentate" sarà contento l'autore della colonna sonora del primo Quake [il messaggio presente alla mia prima visita è ora stato sostituito con un più simpatico "scusate qualcuno ci ha staccato il cavo, ora è tutto ok"].

Rispetto ai pionieri Radiohead I NIN vanno ancora oltre, infatti tutte le 36 tracce sono sotto licenza creative commons nella sua versione attribution-non commercial-share alike, la stessa applicata agli articoli di questo blog.
Potremo quindi, 'pagando' con la semplice attribuzione agli autori originali, condividere tutte le tracce con chi ci pare e piace ma anche modificarle e ripublicarle (purchè siano gratuite) o eseguirne delle performance live senza pagare una cippa alla SIAE:
domandiamoci quindi, anche in questo caso bisogna metter da qualche parte sul palco un link al sito dei NIN? E devono essere concerti senza scopo di lucro? Domande da giurisprudenza, peccato che il mio avvocato di fiducia non frequenti questo blog, Pagano dove sei??

La ri-evoluzione continua!