Il governo ha deciso, nell'ambito del decreto anticrisi per affrontare la crisi economica, un'aumento dell'Iva sulla pay tv che passa dal 10% al 20%.
Sebbene il cittadino avventato potrebbe intravedere nelle manovre del governo un colpo di mano contro Sky, ingombrante competitor di Mediaset premium nel campo della tv a pagamento, il premier e i suoi accoliti tranquilizzano gli animi ricordando che la questione non verte sull'aumento di una tassa, bensì sull'eliminazione di un privilegio, concesso in tempi passati dalla sinistra.
Quelli che sì..
La sinistra - dice il premier Silvio Berlusconi - aveva dato un privilegio alle televisioni con gli abbonamenti, la sinistra aveva buoni rapporti con Sky. Noi abbiamo tolto un privilegio e portato il livello dell'Iva uguale per tutti ed in questo modo abbiamo penalizzato anche Mediaset, che sta facendo partire un'emittente analoga. Questo dimostra che la sinistra si è inventata il conflitto di interessi, oltretutto Mediaset non è concorrente di Sky che va sul satellite e ha altre regole"
Riguardo al fatto che l'agevolazione odierna risalga al 1995, approvata sotto il governo Dini in tempi in cui Sky non esisteva e al posto del quale c'era Tele+ (di Berlusconi ehm..), leggere qui: APPROFONDIMENTO
Riassume la posizione della maggioranza il commento del sottosegretario all'Economia, LuigiCasero: "A nessuno sfugge - ha sottolineato Casero - che l'incertezza del momento si porta dietro la possibilità di richiedere sacrifici anche a tutto il comparto televisivo. Non c'è dunque alcuna persecuzione o calcolo politico. Il governo va avanti nella consapevolezza che di fronte alla crisi globale dell'economia sia doveroso aiutare le famiglie e le imprese" e favorire i consumatori.
Quelli che no..
Tom Mockridge (ad di Sky italia): "Questo provvedimento - ha detto - è un aumento delle tasse per le oltre 4.6 milioni di famiglie italiane", sottolineando come "le tasse generate grazie agli abbonati di Sky cresceranno a 580 milioni di euro". Di fatto, per Sky Italia, si tratta "di una crescita evidentemente in contrasto con l'affermazione del Governo che questo pacchetto 'sostiene lo sviluppo delle imprese'.
Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione Pd, ha parlato di "blitz contro Sky, il principale concorrente privato di Mediaset" e annuncia ricorso alle autorità di garanzia per "verificare se la norma anti Sky non è un caso classico di quel 'sostegno privilegiato' all'azienda di proprietà". Anche per il capogrupo Idv alla Camera, Massimo Donadi, la "tassa-Sky è l'ennesimo caso che dimostra ancora una volta la necessità e l'urgenza di risolvere il conflitto d'interessi nel nostro Paese
Walter Veltroni attacca: «Questa misura è un modo per colpire un'impresa, Sky, che produce e dà lavoro, e per colpire i cittadini, deprimendo ulteriormente il Paese». «È una decisione - evidenzia il segretario Pd - che agisce per il 92% sul principale concorrente di Berlusconi. E poi siamo sempre da capo a dodici: il governo prende una misura che è un aumento delle tasse perché non stiamo parlando di famiglie ricche ma dei tifosi di calcio che si sono abbonati a Sky: ora si trovano il prezzo raddoppiato».
Quelli che quasi..
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha richiamato l'attenzione sul fatto che Sky operi sul mercato "in regime di monopolio" e pratichi "prezzi troppo alti rispetto ai servizi offerti". Rienzi ha detto "no all'aumento dell'Iva sulla pay-tv perché di fatto "la pagano i consumatori" ma sia l'Agcom sia l'Antitrust dovrebbero intervenire per "favorire maggiore concorrenza" aprendo anche ad operatori stranieri "E questo - ha osservato - in Italia non c'è".
Dichiara Pier Ferdinando Casini:"Il Presidente del Consiglio ha chiesto disponibilita' all'opposizione. Noi rispondiamo: presente. In questa manovra ci sono cose positive, ma certamente bisogna togliere dal campo la tassa su Sky. E' necessario rimuoverla per la credibilita' governo, non solo per il pluralismo dell'informazione".
E comunque..
"E' stata penalizzata anche Mediaset che sta facendo partire una tv a pagamento. Questo significa che la sinistra si è inventata ancora una volta la menzogna del conflitto di interessi", ha detto Berlusconi parlando dell'aumento dell'Iva per le tv a pagamento.
L'azienda d proprietà della famiglia Berlusconi - replica il responsabile della comunicazione del Pd Paolo Gentiloni - non è coinvolta dall'aumento visto che la norma del 1995 abrogata ieri riguarda solo la tv via satellite e via cavo. L'eventuale coinvolgimento di Mediaset sarebbe comunque insignificante perché relativo non alle carte prepagate del calcio ma soltanto agli abbonamenti mensili per alcuni canali digitali. In pratica, anche se fosse vero questo coinvolgimento, sarebbe infinitesimale"
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Altra opinione per Berlusconi e la tassa-Sky:
manovre di destra x far dispetto alla sinistra
manovre di sinistra x far dispetto alla destra
I nostria cari politci,di ogni colore o bandiera,siedono sulle calde poltrone e giocano a farsi torti a vicenda.
Noi poveri COGLIONI paghiamo le loro "bravatelle",continuiamo a pagare tasse inutili e lo pigliamo nel culo.
solita roba......
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