Mi ritengo una persona felice e soddisfatta. No ho alcun problema rilevante, alcun bisogno impellente. Tutti gli obiettivi che mi sono prefisso sono alla mia portata e viaggio spedito verso di essi... eppure...

C'è un vuoto da qualche parte in me. Un vuoto che corrisponde a una domanda senza risposta: perchè?
Si è una domanda che si pongono dall'anichità e a cui ancora nessuno pare abbia trovato risposta (non che io pensi sia possibile trovarla...), "qual è lo scopo della mia vita?" "che ci faccio qua?" insomma tutte quelle domande esistenziali che sono e restano solo maledette domande e che comunque si ricongiungerebbero tutte a una stessa risposta.

Un obiettivo ultimo, uno scopo finale, mi mancano e questa mancanza pesa. Per questo invidio i credenti, coloro che affidano la propria vita a una credenza appunto. Loro hanno uno scopo - qualunque esso sia - a cui puntare. Anche se fosse solo un'illusione tale scopo gli permette di riempire quel vuoto che io (ovviamente nn solo io!) porto e porterò sempre dentro.