Premessa:
Il post non è mio, è di Giangi, l'aveva messo come commento a Progresso - Maligno o Benigno? L'ho cancellato e appiccicato qui perchè mi sembra un argomento differente.
Fine Premessa
l'uomo come un cane.. pensate sia solo un modo di dire?? be non lo è.. l'uomo,il mammifero perfetto,il re degli animali,l'unico essere dotato di enormi capacità,come il ragionare, il pensare,la capacità di realizzare obbiettivi a lungo termine, (a proposito della capacità di pensare, mi è stato detto che oggi gli scienziati sono in grado di misurare ogni singolo impulso elettrico generato nel nostro sistema nervoso..dunque noi saremmo solo materia permeata da impulsi elettrici??mi chiedo, ma come si puo' dare una definizione dell'essere umano cosi' grossolana?!!cio' che mi domando io invece è: questi super scienziati sono in grado di misurare il pensiero?? possono misurare la coscienza?? penso proprio di no,cosi'si può solo misurare ciò che avviene nella natura materiale,mi sono spiegato?un impulso elettrico non equivale gli infiniti pensieri della mia fantasia!)be, il caro e vecchio essere umano è ormai ridotto ad un cane..ebbene si ,ve lo dimostro.. immaginate che il vostro cane sia dotato della capacità di pensare,immaginate che cresca in esso il desiderio di essere indipendente a tal punto che arrivi a pensare di scappare da voi per poter sciogliere le catene dell'addomesticamento!, bene,per un cane nato e cresciuto in casa le possibilità che riesca a vivere dignitosamente sono minime,ma non nulle!essendo ormai un cane pensante, valutera' bene ogni cosa e il pensiero ricorrente in esso sarà:sono disposto ad accettare ancora il compromesso con il mio padrone??ovvero sono disposto a stare ai tempi del mio padrone? sono ancora disposto a perder tempo sdraiato sul mio lettino 8 ore della mia giornata (per tutta la vita) mentre il mio padrone è a spassarsela chissà dove?..e tutto questo solo per riempirmi lo stomaco??.. esso è perfettamente cosciente che restando tutta la vita con il proprio padroncino,per quanto sia buona la pappa,per quanto bello sia guardare la carica dei cento uno in tv,per quanto bello sia essere spazzolati e profumati ,rimarrà sempre dipendente da qualcuno,ci sarà sempre qualcun altro che deciderà il dafarsi della sua vita,esso cosi'non avrà mai alcun potere su se stesso e questo lo riempie di rabbia..ma se in un giorno di sole mentre il padroncino,distratto da una graziosa fanciulla,gli volterà le spalle,ed il nostro amico cane vedendo la via libera di fronte a se,pensate ci penserà su se scappare o no? be non ci pensera'due volte a darsela a gambe verso la vita se è un cane da furgone!!..verso le incertezze,perchè forse solo grazie ad esse un uomo rimette le ali..il bisogno di non avere certezze!il gusto di ritrovare il potere su se stessi,rinunciando a molto,ma senza rinunciare a se stesso!!è lo star fermi che rende passivi..ci sono uomini che nascono per diventare padroni di se stessi e non accettano di essere i secondi al comando.ci si abitua al nulla e si diventa nulla se in mente non si hanno bene le idee chiare.. furgone fly school
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5 altre opinioni per L'uomo come un cane:
Non pensi che si possa esser se stessi anche in un acquario? Ti scontri con un problema noto sin dagli antichi, il quesito del primo Matrix: c'è qualcos'altro? E cos'è? Com'è? Ne posso godere? Insomma la brama di conoscenza, che si voglia conoscer se stessi o l'ambiente in cui ci muoviamo, poco cambia.
Ma il bello di noi stessi è che siamo dentro noi stessi (?) non c'è bisogno d'andare altrove o fare altro se solo si è in grado di dedicare del tempo ad analizzarsi e migliorarsi.
Si può esser se stessi anche col proprio padroncino, con delle certezze, perchè nel momento in cui il cane abbandona il padrone dovrà sudare per procacciarsi del cibo, ma non sarà più cane di quanto non lo fosse prima. Il punto non sta nell'esser se stessi o meno, il punto è ragionare per obbiettivi e non piegarsi a ciò che non vogliamo.
Siamo liberi per questo, liberi come gli scozzesi.
premetto che il racconto dell'uomo come un cane,non è da prendere seriamente,è una storiella uscita a caso da una discussione con mia madre ed ho deciso di scriverla per farmi due risate.. la cosa più nobile che possa fare un uomo nel corso della sua vita è indubbiamente capire a fondo se stesso,ma cio' non basta a determinate persone,io ho bisogno anche dell'aspetto pratico..Durante il corso dell'intera vita un uomo ha bisogno di OBIETTIVI e SFORZI per conseguirli.la società moderna tende a garantire le necessità fisiche di tutti in cambio solo di un minimo sforzo,di solito in lavori di medio-basso livello l'unico sforzo richiesto è quello dell'obbedienza,ovvero,fai quello che ti hanno detto di fare nel modo in cui ti hanno detto di farlo (addio autonomia).Dedicare le proprie energie per analizzarsi e migliorarsi mi va bene,ma qui ci si migliora a metà se si è fortunati,di solito si va alla rovina a lungo andare..la divisione del lavoro è stata una catastrofe per noi uomini,come si puo'migliorare se si fa sempre il medesimo sforzo?(e non ditemi fai altro nel tempo libero,perchè il tempo libero al di fuori del lavoro si chiama appunto tempo libero)si diventa passivi e si perde lucidità nella ripetizione continua,questo genera insicurazza..e pensare che tutte le persone che mi circondano sanno solo ripetermi:continua a lavorare,tienitelo stretto questo lavoretto..ma mi volete cosi' male??ho sentito anche frasi del tipo:se perdi il lavoro perdi l'identità..questa non la commento neanche..La condizione di vita ottimale per un uomo penso sia nella campagna,o in montagna ad altezze moderate,la vita cambia su tutti gli aspetti se vivi in porta genova,(smog,inquinamento acustico,milioni di cinghiali,stress,ecc..)per star bene con se stessi si ha bisogno di poca gente,tranquillità e natura,l'ambiente in cui si vive è fondamentale per la salute fisica e mentale di un uomo!.Immagina un uomo che prima andava a comperare l'insalata all'esselunga (plasticona..)e che poi sceglie di coltivarsela,certo questo richiede uno sforzo costante,ma al momento del pranzo quando assaporerà la sua insalatina pensi non sia più uomo di quello che era prima?? ma certo che è più uomo di prima!egli non si è accontentato di lavorare,obbedire,guadagnare per poi comprare,lui se l'è coltivata da solo mettendolo in culo alla multinazionele, al padroncino, che coltiva insalate per lui con mille pesticidi..(autonomia!)..questo genera sicurezza..questo è ragionare per obiettivi. ciò che può renderci felici siamo noi stessi,ma la sicurezza,la realizzazione di se,l'elaborare,il creare,l'imparare,il riuscire, il completarsi avviene anche per mezzo della pratica
Sono molto favorevole al tuo commento...anche perchè come già sai, se io ero in una condizione diversa da quella attuale mi univo a te per provare a raggiungere quello che alla fine dovrebbe essere l'aspirazione di ogni essere umano, ovvero il migliorare se stessi...sai una volta che hai un mutuo in corso, un lavoro "sicuro", pochi amici fidati, valuti la situazione e pensi: alla fine nn sto poi cosi tanto male, c'è gente che non può permettersi neanke quello che ho io...e rischiare tutto quello che ho ora non mi sembra il caso...Ciò non toglie il fatto che facendo un discorso un po' "egoistico" anche io sto male e sono sicuro che questa non è la mia vita ideale e sopratutto non mi migliorerò affatto continuando così...ma ognuno vede i propri obbiettivi primari e le proprie aspirazioni in maniera differente l'una dalle altre..per esempio...io ho come primo obbiettivo finire di pagare la mia casa..per poi andare come dici tu a vivere o girare chessò in mezzo alla natura [e dio(ammesso ke esista) mi fulmini se + avanti non mi comprerò una casetta in montagna].
Però la vita che mi prospetto di fare pur essendo simile è differente dalla tua...perchè gli obbiettivi, le accettazioni e le idee non sono del tutto uguali, quindi il mio pensiero fondamentalmente è uguale al tuo, ma differente per quanto riguarda il metterlo in pratica...
In ogni caso non mi sembra di averti mai detto "non lasciare il lavoro"..anzi..star male per star male a sto punto tanto vale rischiarsela...Solo ti ho consigliato di ponderare bene le tue scelte...
Spero riuscirai nel tuo intento, e spero ancor di più di poterti raggiungere se ce la farai e se ce la farò...
Per me la questione è probabilmente diversa perchè provo amore per il mio lavoro, quindi anche solo lavorando ho delle soddisfazioni.
Ciò non toglie che anch'io vorrei scappare da questo marasma, solo che sono cosciente del fatto che prima di poter scappare devo prepararmi.
Quello che ti dico sempre io è che prima di lasciare il lavoro e partire dovresti aver abbastanza denari per poter "ripartire". Sfortunatamente le case non le regala nessuno :( (ne tantomeno ii terreni)
L'obbiettivo è cambiare ok? Forse invece di lanciarsi verso la meta è opportuno organizzare delle tappe, tutto qui.
bella so alex lo so come la pensi ,io sono un po più estremo te sei più moderato,cosa probabilmente migliore.lo so che ne te ne mone mi avete mai detto di non lasciare il lavoro,infatti quando ho scritto quelle frasette stupide non ho minimamente pensato a voi..beato te mone che "ami" il tuo lavoro da cui trai delle soddisfazioni..io sn all'i.emme..(con l'iemme impazzisci..baaa) sul fatto di organizzare le tappe,cavolo lo farei,o almeno inizierei a farlo,fregatura che con quei pochi soldini che ho da parte non mi compero nemmeno metà casa.(..su ciò ti do ragione mone,la cosa mi pesa..) dannati soldi!!! bo vediamo cosa mi riserverà il futuro .. siete uomini da furgone..
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