Tempo fa ho trovato questo in giro:
Baciamo il culo di Renato

A parte la storiella divertente, mi sembra chiaro il messaggio. Com'è possibile credere cecamente in qualcosa senza avere delle prove certe?

Io mi limito a pensare che se Dio esiste (cristiano) e vuole essere adorato, ci metterebbe poco a "costringerci", gli basterebbe scendere in terra ogni 10/15 anni, farsi vedere, far qualche miracolo, chi si potrebbe rifiutare di credergli? Potrebbe tralaltro anche organizzarci, dare qualche sentenza qualche consiglio ecc ecc.
Non ha senso metterci davanti a una sfida (tu devi credere) senza avvisarci che la sfida esiste. Non posso pensare a una logica del tipo, se hai fede vieni premiato se no no! Credo sarebbe una mancanza di rispetto nei nostri confronti.

Lungi da me dire che Dio non esiste, lungi da me dire che Dio esiste.

Oggi mi sento di dare un consiglio a chi ci crede profondamente. Come diceva Voltaire "Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola", se siete certi di Dio, quantomeno iniziate a chiedervi se sia proprio come lo leggete, come ve lo descrivono, come lo pensate ora, o se forse quella o questa caratteristica si scontra con quella o quell'altra. Un esempio? Dio comanda di non dire il suo nome in vano, ma Dio è perfetto, non può essere permaloso, ma allora che senso ha quel comandamento?
Fatevi un favore, abbandonate le chiese, trovatevi nei parchi e nelle piazze. Date un calcio (logico non fisico...) a Carlo, a cui non interessa altro che farsi baciare il culo al posto di Renato. Basta far la pecora a messa! Una messa non può arricchire nessuno, non c'è discussione, l'insegnamento va bene per le questioni scientifiche, ma per quelle etiche ci vuole il confronto. Trovatevi tra di voi, parlate pensate discutete, costruite un pozzo in africa invece di una statua di marmo a Varedo.