Riprendo un discorso di oggi pomeriggio con Giangi e Tia (Dado e Alessio?) scrivendo un pensiero, non sui contenuti principali, ma come compensazione a una necessità nata sotto al sole d'aver una introduzione particolare per discutere utilmente di certi argomenti [si capisce?].
Nel particolare si tratta di argomenti che non possono avere risposta certa. Discorsi sull'esistenza, il tempo, la creazione...
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Bisogna partire dal presupposto che nessuno ha una risposta certa a un certo tipo di discorsi, nessuno sa se l'universo ha dei confini, se il tempo è una retta o un cerchio, nessuno conosce ciò che supera l'esistenza umana.
Per poterne discuterne traendone una qualche sorta di vantaggio piuttosto che una sequenza di "ma è impossibile" bisogna accettare che tutte le ipotesi sono plausibili; dal tempo circolare alle reincarnazioni, dio, dei... nulla ha riscontro, ma nulla ha neppure delle confutazioni.
Cosa è vero? Ciò che esiste.
Cosa non è vero quindi? il contrario di "Ciò che esiste". Il fatto è che non abbiamo conoscenza abbastanza per poter dire cosa esiste e cosa non esiste al di fuori di ciò che certamente esiste.
In realtà a me non interessa cosa è vero e cosa non, mi limito a gustarmi il mondo osservato sotto un neon colorato diverso per ogni ipotesi bizzarra che mi passa per la testa.
Pensa, non c'è nulla che può provarci che non viviamo dentro matrix, nulla. Nulla neppure che può invece confermarlo, probabilmente mai sarà noto.
Cambia qualcosa? No.
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2 altre opinioni per Cosa non è possibile:
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Ma che diavolo è successo? Pare che si faccia spam anche sui BLOG... no comment.
Ho rimosso il commento qui sopra per 2 motivi:
1-era in inglese...
2-c'era un link oscuro, non l'ho visitato ma non mi ha fatto buona impressione. Se poi guardate sugli archivi del newsgroup... AAAA!!!!
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