Inanzitutto devo dire d'esser rimasto un po' deluso (e voi sapete quanta affezione ho per Google!). Non sapevo neanche io cosa aspettarmi ma pensavo a qualcosa di più tecnico mentre la discussione è stata quasi sempre ad alto livello.

Tralasciando le generosissimissime colazioni/pranzi/break (a pranzo c'era il sommelier!! <- si scrive così?) offerti da google ho assistito a diversi speach. I primi 4 sono stati -corti e- a catena, si è parlato -diciamo- del web 2.0, del mondo Open Source e delle sue relazioni con google nonchè delle API per le mappe. A proposito è assolutamente da vedere il sito dei trasporti publici di Helsinki...ad ora è in polling con un back-end in tecnologia .NET (se avete FireBug vedrete come ogni secondo viene fatta una richiesta di Query.aspx), pensate che fico implementarlo con Lightstreamer!
E a proposito di nuovo, Goobuntu esiste davvero!! E' il linux usato dai dipendenti google, probabilmente legato a doppio filo con l'ambiente e le applicazioni interne (ovvero noi non lo vedremo mai a meno che ci facciamo assumere) ma quantomeno ora so che esiste davvero!

Nel pomeriggio ho seguito il seminario su GWT e GData.
Del primo è stato detto cosa fa, perchè conviene usarlo etc ect. Una via di mezzo tra presentazione e marketing. Un unico pezzetto di codice mostrava la semplice realizzazione di una RPC...insomma, nulla di rilevante... ma sopratutto neanche un cenno a Comet! :D ok ok, sono di parte.
Del secondo avevo letto solo parzialmente. L'idea è davvero potente: accesso ai dati personali (le mail, adwords e altri servizi più "sensibili" sono escluse) di un utente in lettura e scrittura da parte di una applicazione di terze parti. Tale applicazione può essere una applicazione Java / Perl / Altri (essì a quanto pare han prodotto le API per il servizio in diversi linguaggi) nel qual caso l'utente deve fornire i propri dati d'accesso a tale applicazione (riiiiischio!) oppure una web application in Javascript nel qual caso entra in gioco un meccanismo ad autorizzazioni: praticamente l'applicazione deve sostituirsi momentaneamente con una pagina hostata da google passandovi le proprie generalità. A quel punto l'utente può cliccare per autorizzare l'applicazione ad accedere ai propri dati nel qual caso la pagina di google ri-redirige l'utente alla pagina di partenza passando un parametro speciale (detto token). Con questo token l'applicazione può parlare con google come se fosse loggata come l'utente che la sta usando ma senza entrare mai in contatto con user e password. Sinceramente ho un grosso dubbio: per un utente "navigato" i rischi sono certamente azzerati, ma per un utente poco esperto, temo che la pagina di autorizzazione suonerà come un "clicca ok o la cosa che vuoi provare non funzionerà". Cosa assolutamente vera se non fosse che tale utente rischia di non rendersi conto che ha bisogno di verificare l'affidabilità del sito che vuole accedere ai suoi dati! ... NB se un servizio del genere vi cancella tutti i calendari poi non dite che non ve l'avevo detto :D ... speriamo che abbiano pensato bene a cosa è permesso e cosa no...

Per la seconda sessione avevo scelto il workshop sulle mapplets, ma essendo sprovvisto di PC sono uscito poco dopo la presentazione. Anche in questo caso la situazione sembrava molto poco tecnica e più orientata a un primo contatto con le API per le mappe...insomma, nulla di spinto o di non deducibile da uno sguardo alla documentazione, per cui il dispiacere di non aver potuto partecipare è stato molto limitato.

Infine i gadgets...google ha avuto la buona idea di regalare a tutti una maglietta dell'evento e una scatola del gioco mastermind...si si, son proprio fuori quelli lì!

[Devo fare un cenno alla musica scelta, davvero tranquilla e rilassante, a tratti trip-hop! Saluto Reggie e Za che mi hanno accompagnato in questa giornata!]